EUR SpA fuori dalla crisi: siglato il closing dell'accordo di ristrutturazione. Ora pronti a completare “La Nuvola” e lanciare il polo congressuale di Roma.

Roma, 22 dicembre 2015 – EUR SpA ha concluso con successo la ristrutturazione del debito con il sistema bancario. Ieri l'atto definitivo, il closing dell'accordo con le banche creditrici, che consente alla Società di incassare 264 milioni di euro, proprio a seguito della vendita conclusa lo scorso 30 novembre di 4 edifici all'INAIL, per ritrovare l'equilibrio finanziario e la certezza di avere disponibilità di risorse per portare a completamento i lavori del Nuovo Centro Congressi La Nuvola.
 
L'operazione, dell'entità complessiva di 264 milioni di euro, attraverso l'innesto di 150 milioni di euro in linea capitale e di 6 milioni di euro di interessi, riduce l'indebitamento con gli istituti di credito coinvolti da 220 milioni a 70 milioni di euro in linea capitale e destina i restanti 108 milioni di euro alla gestione corrente. Di questi, 31 milioni di euro vengono corrisposti alla Società Italiana per Condotte d'Acqua SpA (società appaltatrice dei lavori di realizzazione dell'opera) per il pagamento dei S.A.L. del Nuovo Centro Congressi (La Nuvola), con una conseguente diminuzione del fabbisogno finanziario. Soddisfazione, dunque per l'operazione conclusa.
 
“Dopo una fase molto difficile - ha dichiarato l'Amministratore Delegato Enrico Pazzali - siamo soddisfatti di avere disponibili i mezzi finanziari necessari alla realizzazione della Nuvola. Di questo vorrei ringraziare l'INAIL che con grande serietà e professionalità ci ha permesso di portare a termine questa operazione. Con oggi si conclude una fase di grande incertezza, inauguratasi con il concordato in bianco, dalla quale usciamo per imboccare la via che ci porterà al primo traguardo: la piena operatività della Nuvola”.
 
“L'operazione - ha commentato il Presidente Roberto Diacetti - che ha una valenza strategica rilevante, è in linea con gli obiettivi di crescita e sviluppo che ci siamo dati. Guardiamo quindi al futuro con ottimismo, consapevoli che ci sia  molto da fare, ma altrettanto fiduciosi nel rilancio della Società e nell'inserimento di Roma sul mercato mondiale dei congressi”.
 
 
 
 
 
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